A Jacksonville una donna trans è stata picchiata per poi essere legata a un minivan e trascinata per due isolati E’ l’ennesimo episodio di violenza transfobica negli Usa.
L’ATTACCO
L’attacco è avvenuto lo scorso weekend a Jacksonville, Florida, nelle prime ore del mattino. L’attentatore, Eric Shaun Bridges, è stato visto malmenare la vittima, la cui identità non è stata rivelata, e successivamente legarla al paraurti di un minivan verde. Per gli investigatori l’avrebbe trascinata per ben due isolati.
Brigdes, finita la sua folle corsa, avrebbe tagliato tagliato la corda scappando via con il minivan, risultato rubato. La polizia ha trovato la vittima in strada e sospetta che fosse già incosciente quando Bridge ha iniziato a trascinarla.
Un testimone, Eric Brightman, ha raccontato che l’attacco sarebbe iniziato dentro un appartamento: «Ho visto mentre la trascinava in strada».
UN CRIMINE ORRENDO
Bridges è stato arrestato domenica notte con l’accusa di tentato omicidio. Altre fonti sostengono che abbia violato anche la condizionale.
La polizia di Jacksonville ha deciso di non rendere pubblici i filmati dell’aggressione, considerandoli troppo brutali. «Non possiamo pubblicarli – ha detto l’assistente sceriffo Brien Kee -: è orrendo». Sono stati però diffusi dei fermo immagine.
Le condizioni della vittima sarebbero gravissime.
CI SARÀ UN PROCESSO
In un primo momento, dopo il suo arresto, per Bridges è stata fissata una cauzione di 500mila dollari. Il 22 ottobre si terrà la prima udienza, ma la fedina penale di Bridges è lunga e comprende altri furti d’auto e resistenza a pubblico ufficiale.
ONDATA DI VIOLENZA CONTRO LE PERSONE TRANS
L’aggressione di Jacksonville è solo la punta dell’Iceberg. Dall’inizio dell’anno la comunità trans, in particolare modo quella di colore, è stata presa di mira.
Le vittime accertate di questa ondata di violenza sono già diciannove quest’anno, delle quali diciotto donne di colore.
Un uomo trans, invece, è morto durante una delle sparatorie di massa avvenute negli ultimi mesi.