Si chiamava Reto Stutzer e per anni è stato corrispondente per la televisione svizzero-tedesca, la SRF. Poi, due anni fa, come riporta il sito Tio.ch, la transizione e adesso il pubblico dell’emittente elvetica ha il piacere di seguire i servizi giornalistici di Valentina De Vos.
La SRF: “L’identità di genere non è un criterio discriminante”
Il percorso di riattribuzione sessuale è stato notato da un telespettatore che ha chiesto delucidazioni su Facebook, alla pagina ufficiale della tv. Il canale svizzero, tuttavia, ha precisato di voler salvaguardare la privacy del proprio staff: «L’appartenenza etnica, la religione, l’orientamento sessuale o l’identità sessuale non sono certo un criterio che prendiamo in considerazione al momento dell’assunzione né sono in alcun modo un tema di discussione in seguito» è stato il comunicato ufficiale della SRF.
La comunità trans: “Comportamento esemplare”
Positive le reazioni della comunità Lgbt locale e della sua componente trans nello specifico: esemplare, così è stato definito il comportamento dell’emittente televisiva. «Siamo molto felici che il coming out della signora De Vos sul posto di lavoro sia andato così liscio» ha dichiarato Janna Kraus, del Transgender Network. Situazione non affatto scontata, nel mercato del lavoro e nel mondo televisivo: «Licenziamenti e mobbing sono all’ordine del giorno», dichiara ancora Kraus. Per fortuna dal piccolo stato alpino è arrivata una lezione di inclusività e di rispetto per le differenze.