Posticipato al 2023. Various Voices, il festival europeo dei cori Lgbtq+, è solo l’ultimo dei tanti eventi rimandati in seguito all’emergenza sanitaria di Covid-19.
Various Voices, la scelta di Bologna
Il festival che nel 2018 si è tenuto a Monaco di Baviera, è stato assegnato all’Italia per la successiva edizione. In quella occasione la candidatura della città di Bologna, l’ha spuntata su tutte le altre per la tradizione di grande apertura del capoluogo emiliano-romagnolo rispetto alle istanze e alla comunità LGBT e per dare un forte segnale di supporto da parte delle associazioni corali europee arcobaleno all’Italia, ultimo tra i paesi europei senza il matrimonio egualitario e senza una legge specifica contro l’omo-lesbo-bi-transfobia.
«Useremo questo anno in più per rendere ancora più interessante e unico il nostro festival, allargando il sostegno locale e lavorando con i nostri partner per ripianificare la manifestazione nelle nuove date» – dichiara Nicola Mainardi, presidente del coro Komos. «Posticipare il festival – continua Mainardi – è stata una decisione complessa in risposta alla pandemia di Covid-19 e dobbiamo impegnarci per garantire che Various Voices si possa svolgere con serenità. Chiunque voglia partecipare, deve trovare le condizioni di poter organizzare al meglio il viaggio e il soggiorno nella nostra città. Man mano che i dettagli saranno confermati, li renderemo pubblici. Ci impegneremo al massimo perché quella di Bologna sia un’edizione indimenticabile di Various Voices».
L’evento
Various Voices è il festival per i cori e i musicisti europei LGBTQ+ che si ritrovano assieme ad amici da tutto il mondo per condividere la musica e lo stare insieme come momento di visibilità.
Saranno cinque giornate di canti, eventi e spettacoli. Dal pop allo stile medievale, dal rock ai canti rinascimentali: i cori e i gruppi partecipanti offriranno un grande ventaglio di musica per un incontro eclettico di musicisti europei e musica.
Il festival troverà spazio in alcuni dei principali teatri di Bologna come l’Arena del Sole, l’Auditorium Manzoni, l’Oratorio San Filippo Neri e il Teatro Duse). La kermesse si aprirà inoltre alla città, invadendone le strade con concerti all’aperto, eventi e flash mob per celebrare la cultura LGBTQ+.
Il capoluogo emiliano-romagnolo si prepara quindi ad una vera e propria invasione arcobaleno: sono attesi oltre 100 cori da ogni angolo del continente e non solo con 5000 coriste e coristi.