Storie

Per vent’anni si è rasata tutti i giorni, ora ha detto basta: “Sono orgogliosa della mia barba”

Per vent’anni si è alzata tutte le mattine prima di tutti gli altri per radersi la barba prima che qualcun altro potesse vederla. Ora, però, basta. Ha deciso di essere sé stessa, con la sua barba di cui si dice orgogliosa. E pazienza se la gente la fissa per strada e poi le chiede: “Ma sei una donna?” Little Bear Schwarz non torna indietro da quando, un giorno, ha vinto una competizione proprio grazie alla sua barba. “Ho assaporato com’è essere me stessa – dice – e non posso tornare indietro”.
“Sono orgogliosa della mia barba – spiega – e mi impegno molto per tenerla morbida. Ci metto i fiocchetti e la faccio a punta o le do la forma di tentacoli”.

A Schwarz, che è di seattle, è stata diagnosticata la sindrome dell’ovaio policistico quando aveva 31 anni, cosa che le causa un’eccessiva crescita di peli fin da quando aveva 17 anni. All’età di 14 anni ha cominciato ad avere una peluria eccessiva sul labbro superiore, sul mento e sul petto
“Ho iniziato a radermi regolarmente perché lasciarla non era un’opzione – racconta -. Mi radevo nella doccia perché non volevo vedermi mentre lo facevo. Tenevo tutto molto nascosto”. La rasatura contiua provocava irritazioni che Schwarz copriva con il trucco. Ha pensato al trattamento laser e alla ceretta, ma il primo era troppo costoso e non voleva lasciar crescere i peli fino a quando fosse stato possibile fare la ceretta.

Nel 2013 ha conosciuto su Facebook quello che ora è il suo ex fidanzato che ha l’ha accettata così com’è. Dopo sei mesi si è trasferita dalla Florida a Seattle per vivere con lui ed ha sentito che quello era il posto giusto dove lasciar cescere la barba. “Lavoravo da casa, quindi non dovevo radermi tutti i giorni per uscire – dice – Quindi ho pensato che fosse il momento giusto per provare a farla crescere. Seattle sembrava un posto più aperto della Florida e il mio ragazzo era d’accordo. Scherzavamo e io lo prendevo in giro perché non riusciva a farsi crescere una barba decente”.
Aveva qualche dubbio sulla scelta che aveva fatto, fino a quando non si è imbattuta in uno show televisivo che era una gara tra chi riusciva a farsi crescere di più la barba. Incuriosita, ha fatto alcune ricerche scoprendo che c’era una competizione locale tra donne con la barba chiamata Whiskerinas. Schwarz decide di partecipare e vince. “Ho pensato fosse un segnale e che dovevo proseguire su quella strada”.

E perché non fare diventare tutto un lavoro? Alla competizione aveva conosciutoi i Wreckless Freeks, la compagnia di uno spettacolo circense, che le chiesero se voleva unirsi a loro. Ci sono voluti sei mesi prima che imparasse a stare davanti al pubblico, ma ora lavora con la compagnia da due anni.
“All’inizio i miei amici e la mia famiglia erano preoccupati del fatto che questo potesse essere degradante per me – dice adesso -, ma io sono felice di mostrarmi. La gente ci accetta e apprezza quello che facciamo”.
Alcune persone appaiono confuse, quando la incontrano e mettono in dubbio il suo genere, oltre che tentano di scattarle foto di nascosto. “All’inizio faceva male – ammetta Schwarz -, ma ora rido di loro e giro le spalle. Sono orgogliosa di quello che sono”.

 

(fonte: pinknews)

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