Non solo Olimpiadi. L’arcobaleno è stato protagonista anche dell’ultimo Gran Premio di Formula 1 d’Ungheria. Ieri, 1 agosto, durante l’inno nazionale, il pilota Sebastian Vettel ha indossato una maglia e una mascherina con i colori arcobaleno. Sulla maglia c’era scritto “same love” (lo stesso amore). Un gesto che il pilota della scuderia Aston Martin ha fatto per contestare le politiche discriminatorie del premier ungherese Orban e “in sostegno delle persone che soffrono in questa nazione”.
Vettel indagato e poi ammonito
Contro di lui, però, è arrivata prima un’indagine e poi un’ammonizione della FIA. Il regolamento stabilisce infatti che durante l’inno i piloti tolgano la maglia.
“Allora squalificatemi, ne sono ben felice – è stata la reazione del pilota alla notizia dell’indagine –. Sono ben felice di incassare qualunque penalità mi vogliano comminare. Lo rifarei“.
L’arcobaleno campeggia anche sul suo casco di gara.
Vettel è arrivato secondo, ma è poi stato squalificato perché, secondo la FIA, nel suo serbatoio c’era meno benzina di quanta prevista dal regolamento. Aston Martin presenterà ricorso contro questa decisione.
Sebastian Vettel, tedesco di 34 anni, è quattro volte campione del mondo di Formula 1 ed è stato pilota anche della Ferrari.
A luglio del 2020, il pilota tedesco ed altri 13 piloti si erano inginocchiati prima dell’inizio del Gran Premio d’Austria in solidarietà al movimento “Black Lives Matter”. Tutti indossavano magliette nere con scritto “end racism” (basta razzismo”. Vettel aveva scelto una più esplicita maglia con scritto “Black Lives Matter”. Nessun provvedimento fu preso all’epoca.