News

Niente musulmani né gay: il cartello del sindaco ungherese che fa discutere

“Asotthalom protegge le proprie tradizioni” e sotto tre simboli di divieto: su una moschea, su una donna con il velo e su un cartello che rappresenta le coppie gay e lesbiche. È il cartello che sarà apposto all’ingresso del paesino ungherese per volere sel sindaco Laszlo Toroczkai che, intervistato dalla BBC ha dichiarato: “Dato che qui siamo tutti bianchi, europei e cristiani, vogliamo mantenere questa situazione e non vogliamo immigrati o omosessuali”.

“Gli occidentali non amano le società multiculturali”

Il cartello fa seguito alla decisione assunta dalla giunta lo scorso novembre con la quale si vieta la costruzione di moschee, l’uso del velo tipico delle donne islamiche e ogni manifestazione “pubblica” della propria omosessualità. “Prima di tutto accogliamo stranieri dall’Europa occidentale – ha continuato il primo cittadino ai microfoni dell’emittente britannica -. A queste persone non piacerebbe vivere in una società multiculturale. Invece non ci va di attirare musulmani, anche se qualcuno già vive nel nostro villaggio”.

I cittadini contrari

Asotthalom, quindi, accoglie gli occidentali, a patto che siano cristiani ed eterosessuali o che, se sono gay, non lo dimostrino pubblicamente. La decisione del sindaco, però, sembra non essere condivisa dai suoi cittadini. Secondo quanto riporta l’agenzia Dire, infatti, alcuni abitanti del villaggio hanno raccontato che i migranti musulmani che vivono lì “sono tranquilli, lavorano e non disturbano nessuno” e che “alcuni gay vivono in paese e ci capita di parlare con loro: sono molto gentili. Poi ciò che fanno a casa loro non ci riguarda. Siamo tutti esseri umani”.

Condividi
Pubblicato da

Articoli recenti

Ritratti di famiglia: uguali diritti per tutte

La famiglie sono tutte diverse. I diritti, invece, devono essere tutti uguali. E' questo il…

4 Novembre 2024

Torino ospiterà l’Europride 2027

La notizia è di pochi minuti fa: Torino ospiterà l'Europride a giugno del 2027. Per…

2 Novembre 2024

“Not a dude” alle Olimpiadi, ma è una bufala transfobica

Una bufala che sta circolando, durante queste Olimpiadi, è quella del “not a dude”. Stanno…

29 Luglio 2024

Olimpiadi 2024, un’apertura dei giochi che più queer non si può

Ammetto che ieri guardavo un po’ distrattamente la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi a Parigi. Sono…

27 Luglio 2024

Catania, Comune nega la carriera alias alle persone transgender

Il comune di Catania nega la carriera alias alle persone transgender e non binarie della…

22 Giugno 2024

Ignazio Marino, sei ancora un alleato della comunità LGBTQIA+?

Ce lo ricordiamo tutti, Ignazio Marino, allora sindaco di Roma, che trascrive pubblicamente 16 matrimoni…

12 Giugno 2024