Era assurto agli onori delle cronache perché aveva dichiarato che le 49 vittime della strage al Pulse di Orlando avevano “avuto ciò che meritavano”, perché omosessuali. Ora, il pastore Kenneth Adkins è stato condannato per molestie su minori ad una pena praticamente pari all’ergastolo.
Noto per le posizioni omofobe
Cinquatasette anni, Adkins è stato condannato a seguito di un processo sui casi di molestie su ragazze e ragazzi avvenuti nella sua chiesa. In realtà, la condanna che gli è stata inflitta è pari a 35 anni alla fine dei quali avrà 92 anni.
“Non ho fatto le cose di cui sono accusata – ha dichiarato il pastore -, ma rispetto la decisione della giuria”.
Secondo quanto riporta GayStarNews, Adkins è noto anche per essersi strenuamente opposto alle battaglie contro le discriminazioni ai danni delle persone LGBT.
Le pesanti accuse
Secondo l’accusa, Adkins avrebbe convinto due adolescenti ad avere rapporti sessuali davanti a lui perché potesse dire loro se stavano facendo bene. Lui stesso si sarebbe unito ai ragazzi e i fatti sarebbero accaduti nella sua auto e sulla spiaggia.
Il ragazzo di 22 anni che lo ha accusato ha raccontato di avere perso il conto di quante volte questo sia accaduto, tante sono le circostanze che si sono verificate.
La testimonianza di una delle vittime
Il ragazzo, a riprova delle sue accuse, ha presentato le foto del proprio pene che il pastore gli aveva inviato nel 2014.
“Era la cosa più vicina ad un padre che avessi – ha raccontato il ragazzo -. È stato molto difficile distinguere il bene dal male e non volevo dire niente. Non riuscivo a credere di essere una vittima. Mi sentivo come castrato e mi sento così ancora ora”.