Accarezzare, nella sessualità, permette di entrare in contatto con il proprio sé corporeo e sessuale nonché con il corpo del partner, coinvolgendo dapprima la pelle, attraverso una stimolazione esterna e superficiale, il cervello cui viene comunicata tale stimolazione, all’interno dei centri del piacere. Ecco, dunque che il contatto, attraverso lo strumento magico delle mani, può voler dire stimolare la mente altrui alla ricerca del piacere.
Ma quali sono le zone da accarezzare per accendere il desiderio e il piacere sessuale? La maggior parte delle persone adulte ritiene che le risposte erotico-sessuali siano tendenzialmente simili per tutti.
Ciò può essere vero sotto alcuni punti di vista, ma le reazioni individuali quando si viene toccati, accarezzati, procurano sensazioni di piacere proprie e diverse, sperimentando anche un differente grado di intensità. Le zone in cui “sentite” maggiore piacere, le parti del corpo che devono essere sperimentate con le zone “erogene”, sono uniche. Potrebbero essere simili a quelle di altre persone, ma non saranno mai le stesse.
Le parti descritte da Hooper (2007) prevedono l’importanza di coinvolgere tutto il corpo durante i massaggi erotici provando a sperimentare ogni singola parte del corpo affinché l’esplorazione permetta di conoscersi.
Partiamo dall’alto
Partendo dalla testa, il cuoio capelluto è molto sensibile al tatto, passando delicatamente le dita tra i capelli o attraverso una leggera pressione sulla cute. Collo ed orecchie, possono essere zone molto sensibili, sperimentate non solo con il tatto, ma anche attraverso le le labbra. Il seno, zona delicata ed erogena femminile, soprattutto per quanto riguarda i capezzoli. I glutei rispondono sia negli uomini che nelle donne alle carezze, alla stimolazione manuale e non solo.
Differenti approcci
Gli uomini spesso concentrano tutta la loro attenzione del piacere esclusivamente sulla zona genitale che rimane sicuramente la porzione più erogena ed eccitante, ma scoprire anche più zone erogene permetterebbe di sperimentare anche altro e, perché no, arricchire l’esperienza erotico-sessuale. Le donne, invece, sembrano essere tendenzialmente più attente ad una stimolazione delicata, non solo coitale, di tutto il corpo, ma sono donne che hanno imparato a conoscersi e riconoscere le proprie sensazioni erotiche.
Punti magici
Come riporta Kettenring (2005): “Uomo: la zona tra il pube e l’ombelico è fortemente erogena e in particolare quattro dita al di sotto dell’ombelico. I punti di stimolazione della prostata (produzione di testosterone) sono situati, sulla parte inferiore del pube e sui due lati della base del pene, inoltre anche sulla zona perineale che collega la base della sacca scrotale all’orifizio anale. Un punto particolarmente magico per la stimolazione sessuale si trova sulla schiena all’altezza dell’ombelico. La parte interna della delle cosce è una zona particolarmente reattiva dal punto di vista erotico e sessuale. Non sottovalutare inoltre la testa a livello della scatola cranica, la nuca, il punto a metà sopra le labbra superiori e sotto quelle inferiori.
Donna: un punto che sviluppa l’energia sessuale e sensibile per le terminazioni vaginali si trova a 5 cm circa sotto il pube. I punti energetici che stimolano le ovaie e l’utero sono situati al livello alto della coscia, sopra l’osso pubico. La zona del seno e nello specifico i capezzoli, ma anche la zona superiore del petto sono molto sensibili. Sulla zona posteriore del corpo si sviluppa una zona molto erogena e sensibile: è quella dei due lati della colonna vertebrale poco superiore ai glutei. Sia nell’uomo che nella donna non vanno dimenticati i piedi e le mani, che non sono solamente ricche di terminazioni nervose, ma anche l’espressione e la rappresentazione di tutto il nostro corpo (riflessologia plantare).
La stimolazione non basta
Ma pensare che la stimolazione di una zona erogena produca automaticamente piacere è un errore; ogni sensazione fisica viene trasmessa al cervello che la interpreta dandole un significato. Stimolare una zona erogena senza la dovuta stimolazione della mente del partner probabilmente produrrà un imbarazzante solletico o indifferenza; mentre sperimentare le stesse zone erogene dopo aver creato un contesto adatto all’attivazione della mente del partner, darà più facilmente i risultati desiderati. Pertanto diventa importante esplorare sia individualmente che in coppia le proprie zone erogene e quelle del partner; dunque invitate il vostro partner ad essere curioso quanto voi e può essere che, nel caso non si senta eccitato dai vostri tentativi di stimolarlo, si ecciti nel tentare di stimolare voi.
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